Le Parole di Areté – Capitolo 7:
E di “Espressività”
ovvero la forza, la capacità, l’intensità di espressione.
Esprimere il proprio essere, gli stati d’animo, le emozioni, le idee è una necessità intrinseca dell’essere umani. Ci esprimiamo per affermare il nostro essere e la nostra volontà.
In ogni momento della nostra vita ci esprimiamo. Per lo più con le parole, con il nostro corpo, con i gesti e con i movimenti.
Da alcuni mesi alcuni ragazzi partecipano a un percorso dedicato proprio all’espressività.
In questo spazio-tempo laboratoriale, conoscono e sperimentano delle possibilità espressive che arrivano dalla recitazione, dall’arte e dalla musica: sono questi gli ambiti che abbiamo scelto per permettere ai ragazzi di “testare” opportunità slegate dal quotidiano, opportunità altre per entrare in relazione con sé stessi e con gli altri. Pablo Picasso diceva: “L’arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità” e, aggiungiamo noi: ci dà il permesso di sentirci “nuovi”
Ecco il nodo: la relazione. La relazione, quella “cosa” che nasce nel momento in cui un “io” e un “altro” si incontrano e interagiscono. Ha del magico e sicuramente, ogni volta che accade, determina una trasformazione.
Le suggestioni e gli strumenti che recitazione, arte e musica offrono, permettono di aprire porte nuove proprio nel conoscersi e nel conoscere gli altri perché vanno a toccare le corde della nostra emotività e ci aiutano a creare contatti.
Non è un caso che questo percorso ne affianchi altri più prettamente legati alle autonomie domestiche e/o sociali: contattare le proprie emozioni, conoscerle e riconoscerle non può che farci evolvere, crescere e desiderare di essere protagonisti del proprio percorso.
‘A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori.
E le forme.
E le note.
E le emozioni.’
– Alessandro Baricco –